…LA TERRA
Bruciava in un vortice di fuoco
il mio cuore
e il cielo commosso da tanto tormento
trasformò il suo azzurro in intense
piogge
Placate le fiamme
venne il mare
Dalle rive lambite dalle onde
si levarono in alto rami e foglie
Movimenti argentei percossero le
acque
e nelle valli le prime grida
ruppero il silenzio
Tutta la felice tragedia
iniziava la sua corsa nel tempo
IL
MARE
Il respiro delle acque
si rompeva continuamente
tagliando la pietra nel tempo
arrotondando ogni spigolo
sciogliendo nell’abisso ogni
contraddizione
Si riposava al sole nelle sue tinte
verdi
ora azzurre
ora rubate al cielo
ora ai segreti fondali
Un suggerito turbamento del vento
ne scopriva il suo intenso malore
e turbinava col cielo nelle notti
senza stelle
disperdendosi in flutti
Alla fine della tempesta
una nuova quiete
dalla raccolta Canto alla Terra - Francesco Zaffuto
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